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Sole nero

il 20 aprile 2010, nel Golfo del Messico, si verificò un’esplosione nella piattaforma petrolifera Deepwater Horizon. L’esplosione provocò grandi riversamenti di petrolio che andarono ad intaccare le coste affacciate sul Golfo, provocando un disastro ambientale senza precedenti.

Sole. Luce che squarcia il cielo, eccomi. Vengo da te. Corro, volo da te. Seguo la tua scia, i tuoi raggi brillanti. Il tuo manto luminoso mi riscalda e mi dà vita. Alzo lo sguardo, ti fisso per alcuni secondi. Il tuo bagliore mi brucia in viso, negli occhi. Ma voglio farlo. Non mi importa. Almeno per qualche istante, voglio fissarti, guardarti dritto come se anche tu avessi volto e occhi. Voglio guardarti, guardare te, che sovrasti tutto ogni dì. Ti guardo. Abbasso il capo. Sono più sereno. Continuo il mio cammino, la mia corsa, il mio volo. Sole, Luce mia, non capisco che succede. Alzo il capo, ma non ti vedo. T’ho smarrito. La notte è giunta prima. D’improvviso, si fa notte su di me. Le tenebre calano e mi agguantano, mi toccano. Le sento. Le tenebre sono tangibili. Sono liquido denso. Mi si appiccicano addosso. Mi premono sul corpo. In pochi istanti sono come loro, nero come le tenebre. I miei arti stentano a muoversi. Mi sento pesante. Cado. Alzo gli occhi, ti cerco, Sole, ma non ti vedo. Sento gli occhi bruciare. Le tenebre si son presi anche quelli. Odore. Le tenebre, addosso a me, odorano. E’ un puzzo insopportabile. Mi entra dentro. Impregna l’unica cosa che mi è rimasta candida, l’anima. La prende. La sento soffocare dentro di me, strangolata da quel veleno. E d’un tratto, smetto di muovermi, di dimenarmi. Le tenebre mi hanno in pugno. Una grande stanchezza cala su di me. Mi sento cadere. Una gravità senza fine mi tira giù, verso l’oblio nero. Con sforzo, torno ad alzare lo sguardo. Ti cerco, Sole, ma non ti vedo, non ti trovo. I miei occhi in fiamme sono stanchi. Una lacrima cerca di venir fuori, ma rimane intrappolata nelle tenebre che impregnano i miei occhi. La caduta termina e i miei occhi cadono anch’essi. Si chiudono senza che io lo voglia.Si chiudono senza che io ti abbia visto ancora una volta, Sole, un’ultima volta. Sono stanco. Ho sonno. Gli occhi ormai chiusi. E’ il mio cuore a cercarti. Per un attimo, ripenso al tuo calore su di me. Ed è come averti ancora accanto. E allora, posso salutarti. Addio Luce mia.

Tony Musicco

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