Mia bella madonnina


O mia bella Madonnina, questa mattina hai visto il sole. Chissà per quanti anni tal piacere t’era stato privato. Lì, nascosta tra mura e persone, sempre con lo sguardo dinanzi a te, nonostante l’oscurità del posto che t’era stato attribuito.

Crepe. Non è nulla.

O mia bella Madonnina, questa mattina hai visto il sole. D’un tratto, la prigione intorno a te, è venuta giù. Qualche urlo in sottofondo. Ma non importa. Ora sei libera. Libera di guardare oltre. Libera d’essere accarezzata da quei raggi di luce tanto bramati. Ora puoi guardare e essere guardata.

La porta non si apre. Non è nulla.

O mia bella Madonnina, questa notte tu ci sei. Dall’alto di quella parete bianca guardi giù quei cuori infranti, squarciati da un boato. Dall’alto guardi quel fiume di lacrime versato. Da lì senti le urla. le grida. Tanto è il dolore che, per un attimo, strizzerai gli occhi, intenta a cercar di non ascoltare. Da lassù vedrai quello stormo di anime che, pian piano, saliranno su, verso te, per poi andare ancora più su, verso il cielo. Allora alzerai lo sguardo, quel tuo sguardo perpetuamente immobile, e le vedrai danzare, in un turbinio di luce e canto.

Cade. E finisce.

Tony Musicco

 

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